Interpretariato professionale tramite Google Meet

Lanciato da Google nel 2017, Google Meet è rapidamente diventato una delle tecnologie di videoconferenza più utilizzate al mondo. In questo senso, è anche la piattaforma di videochiamata preferita (in base alla quota di mercato) in paesi come Italia, Danimarca e India.

Quando si tratta di interpretariato linguistico da remoto, la relativa facilità di utilizzo di Google Meet lo rende una buona opzione per l’interpretariato in consecutiva, in cui un interprete traduce le parole di un partecipante durante una pausa dopo ogni parte del discorso.

Tuttavia, per l’interpretariato in simultanea in tempo reale, attualmente Google Meet non dispone di un ampio supporto specializzato per gli interpreti all’interno della finestra principale della riunione. Gli utenti spesso si ritrovano a fare affidamento su soluzioni alternative ingombranti, come la chiamata dell’interprete tramite un link separato per fornire l’audio o l’aggiunta di estensioni di Chrome di terze parti per abilitare l’interpretariato in simultanea.

Pro e contro di Google Meet per l’interpretariato a distanza

Esistono certamente alcune limitazioni all’utilizzo di Google Meet per l’interpretariato da remoto. Oltre alla mancanza di funzionalità dedicate per gli interpreti linguistici, Google Meet consente solo a 250 persone di partecipare alle riunioni (rispetto al limite di 1.000 partecipanti di Zoom). Ciò non è l’ideale per i grandi eventi.

Tuttavia, Google Meet offre anche diversi vantaggi esclusivi, ad esempio:

• ottima integrazione con altri prodotti Google, come Google Workspace, e gratuito per tutti gli utenti di account Google;
• basato su browser, non su software, quindi gli utenti non devono scaricare software o app aggiuntivi;
• eccellenti funzionalità di crittografia e sicurezza;
• stesse funzionalità su dispositivi mobili come su desktop, con un’interfaccia utente semplice;
• il piano gratuito consente una durata fino a un’ora.