Poiché si terranno in Qatar, è la prima volta che i Mondali di calcio, uno degli eventi sportivi di maggior rilievo a livello mondiale, si svolgeranno in un paese di lingua araba.
Anche se non è necessario essere esperti di traduzione in arabo per godersi il calcio, imparare qualche parola può essere utile per godersi ancora di più i Mondiali di quest’anno. Che siate supertifosi che si svegliano alle cinque del mattino per fare il tifo per la vostra squadra del cuore o principianti che ancora non hanno ben chiara la regola del fuorigioco, ecco sei termini arabi da conoscere in occasione dei Mondiali 2022.
1. Koora
Non si può giocare a calcio senza pallone! Anche se in alcune varianti dell’arabo si utilizzano termini diversi, la parola più diffusa nel mondo arabo per indicare il pallone da calcio è koora, che deriva dal termine dell’arabo standard kura (una palla o un altro oggetto sferico, come ad esempio un mappamondo). Le radici del termine kura risalgono a un’antica parola sumera che indicava un involto arrotolato. Per riferirsi specificamente al pallone da calcio e distinguerlo dai palloni utilizzati in altri sport si usa il termine kurat al-qadam .
2. Hadaf
GOAL! Durante i Mondiali i commentatori nelle diverse lingue fanno a gara a per superarsi gridando questa parola con il massimo entusiasmo e al massimo volume. Se volete gridare insieme a loro ogni volta che qualcuno segna, prendete nota della parola hadaf, che significa goal.
3. Balanti (calcio di rigore) بلنتي
Molte partite dei Mondiali hanno subito svolte decisive a causa dell’evento più snervante di tutti: il calcio di rigore. Quindi come si dice rigore in arabo? In realtà la parola “balanti” deriva dal termine inglese penalty! Ciò è dovuto in parte al fenomeno linguistico noto come metatesi, nel quale un suono viene scambiato di posto con un altro (in questo caso la “l” e la “n” di penalty). Inoltre, l’arabo standard non dispone di un suono corrispondente a “p”, pertanto la P iniziale di penalty è stata sostituita con una B.
4. Inbirash
Inbirash è un termine che indica il contrasto in scivolata, in particolare un contrasto falloso, spesso il tipo di intervento che può comportare un cartellino giallo o rosso. Anche se non è l’origine di questo termine non è chiara, questa parola si è già diffusa nel linguaggio quotidiano in cui viene utilizzata per descrivere l’inserimento sconsiderato in una conversazione senza averne ben afferrato l’argomento.
5. Mazhariya
Altre volte è il linguaggio quotidiano a farsi strada nello sport. La parola araba mazhariya, , che significa vaso, attualmente viene utilizzata per indicare un portiere che non si muove a sufficienza da un lato all’altro della porta e non riesce a parare per questo motivo, proprio come un vaso su uno scaffale che se ne sta lì a scopo ornamentale senza andarsene in giro per casa!
6. Wayn Yeskon Al Shaytan
Letteralmente questa frase significa “dove vive il diavolo”! È stata utilizzata in un’intervista post-partita dopo il goal della vittoria segnato dal calciatore algerino Antar Yaha nelle qualifiche africane del 2010 e si è diffusa grazie ai media. Si riferisce all’incrocio dei pali, ovvero i punti in cui per il portiere risulta più difficile bloccare un tiro (non dissimile da onde a coruja dorme – dove dorme la civetta – in portoghese brasiliano).
Spero che questo breve excursus sui termini calcistici arabi contribuisca darvi il giusto sprint per i Mondiali 2022! Se vi chiedete come tradurre questi modi di dire in tutto il mondo, la FIFA e altre importanti organizzazioni sportive si affidano a fornitori di servizi di traduzione professionale per coglierne le sfumature e trasmetterle al pubblico dei diversi paesi.
Foto di Jannes Glas su Unsplash